Debate

Cos’è il dibattito strutturato?

Il dibattito strutturato (debate) consiste in una “gara di dibattito” tra due gruppi di studenti, con tempi di intervento definiti a priori e una giuria che dichiara un vincitore

dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF):

“Il Debate è l’arte del parlare in pubblico sostenendo le proprie idee, con competenza e intelligenza, in un confronto attento e rispettoso tra interlocutori che sostengono posizioni contrarie.

I debaters devono essere in grado di portare le argomentazioni adeguate, con regole di tempo e di correttezza, senza pregiudizi e prevaricazioni, nell’ascolto e nel rispetto delle opinione altrui. Per questo il Debate è una scuola di politica, un concreto esercizio di democrazia”.

Gli obiettivi didattici e formativi del debate

– sviluppare il pensiero critico

– affinare le competenze espressive e il public speaking

– utilizzare le forme retoriche più efficaci in vista di  uno scopo

– saper ricercare fonti e documenti valutandone l’affidabilità

– valutare diversi punti di vista su una stessa questione

– collaborare e partecipare con i compagni in modo responsabile e costruttivo

– sapere valutare l’efficacia o i difetti dei discorsi altrui

La scelta dell’argomento

La classe insieme all’insegnante sceglie l’argomento da discutere; se emergono diverse proposte si vota a maggioranza.

I temi devono essere dirimenti, cioè devono permettere di posizionarsi chiaramente a favore o contro, per il Sì o per il No. Non devono quindi essere impostate nella forma Cosa bisognerebbe fare per…?, ma Sei d’accordo con…?.

Ad esempio è adeguato il quesito L’ergastolo va abolito?, mentre non lo è Cosa fare per ridurre il consumo di alcol?

La ricerca del materiale

Gli alunni in modo autonomo cercano materiale sul tema scelto (dati, cenni storici, citazioni pregnanti, opinioni ecc) e i docenti (solitamente di filosofia e di italiano) dedicano da una a tre ore al lavoro in classe di selezione e lettura dei testi.

Assegnazione della tesi da sostenere

La classe viene divisa in due gruppi, a ciascuno dei quali viene assegnato il compito di sostenere la tesi a favore o contro.

Ad esempio il gruppo A dovrà sostenere la tesi “E’ giusto legalizzare le droghe leggere”, mentre il gruppo B quella opposta.

Un aspetto tipico del debate è quella di formare prima i due gruppi e solo in seguito di assegnare il compito, a prescindere dalle opinioni personali dei suoi membri. A differenza del dibattito informale, quindi, ogni gruppo dovrà sostenere la tesi che gli viene assegnata senza un’adesione spontanea.

Svolgimento del dibattito

Nel modello utilizzato nella nostra scuola le fasi in cui si dibatte sono cinque

1^ Fase: apertura: un portavoce della squadra presenta il tema e anticipa sommariamente gli argomenti che verranno presentati dai compagni

2^ fase: Prime argomentazioni: un secondo oratore presenta le “prove” (dati statistici, opinioni autorevoli, argomentazioni) a sostegno della propria posizione.
3^ fase: Confutazione delle argomentazioni altrui: un terzo oratore argomenta contro le argomentazione della squadra avversaria

4^ fase: dialogo libero (detto anche “socratico”) finalizzato ad approfondire la posizione dell’interlocutore, ad impegnarlo a fare concessioni utili alla propria posizione, a farlo cadere in contraddizione ponendo domande “alla Socrate”. Questa è l’unica fase in cui possono intervenire tutti i membri del gruppo.

5^ fase: conclusione: un quarto oratore ricapitola i punti salienti del dibattito e mostra che la propria posizione è preferibile a quella avversa.

Giudizio e scelta del vincitore

Una giuria composta da tre persone (docenti o studenti esperti) attribuisce una valutazione che va da 1 a 5. Ogni giurato attribuisce il suo punteggio a ogni fase e alla fine lo somma a quello degli altri, decretando il vincitore.

Valutazione dibattito

Vittoria della 4G a.s.19-20 al debate del Festival dei Diritti